"Quello che amo in una borsa sono tutte le cose femminili, belle e con un tocco di umorismo".

Lulu Guinness

venerdì 10 dicembre 2010

Pillole di storia... Le borsette dal 500 all'800.

La scorsa settimana vi ho accennato qualcosa circa l'origine della borsa e della sua funzione nel Medioevo e fino al Rinascimento. Oggi seguiamo il corso della storia e le evoluzioni del nostro venerato accessorio.
Il culto della borsetta da signora, ebbe inizio con l'elemosiniere, un portamonete pensato per ostentare la propria ricchezza e generosità. Quando nel XVI secolo le gonne divennero più ampie , le donne usavano nascondere i propri effetti tra le pieghe dell'abito o nelle maniche. Nel secolo successivo (XVII) fu trovata una soluzione più adeguata. Furono inventate delle graziose borsette dall'inconsueta forma a "pera" (foto accanto)e venivano legate ai fianchi sotto le ampie crinoline.
Mentre per gli uomini l'avvento delle tasche portò ad eliminare l'accessorio. Da questo momento la borsa divide i due sessi . Nel 1790, quando a Parigi fu introdotta la moda stile impero nacque la borsa vera e propria chiamata reticola.(vedi foto)

una sorta di tasca (realizzata con ritagli di arazzi o di vesti ecclesiastiche )che veniva appesa al braccio mediante un cordoncino che la stampa francese soprannominò " redicules". Nel 1800 non si faceva più ironia e nessuna donna si privava della propria borsetta. Mentre gli uomini se ne stavano con le mani in tasca, le donne portavano le tasche in mano. (vedi foto)




La prima borsa in pelle fu di un perido più tardo, quando si ebbe l'esigenza di una robusta borsa da viaggio. I primi modelli del 1860 furono le valigie in miniatura con serratura. A differenza delle fragili e decorate cordicelle questa si chiudeva a scatto ed era ben strutturata . Vi aspetto tra due settimane con il primo decennio del 900. 

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