"Quello che amo in una borsa sono tutte le cose femminili, belle e con un tocco di umorismo".

Lulu Guinness

martedì 7 giugno 2011

Maison e stilisti: Gianni Versace

Oggi vi voglio parlare di uno stilista che mi sta particolarmente a cuore e di cui si è già detto tanto. Lui è Gianni Versace un grande protagonista della moda italiana nel mondo che riuscì a collegare perfettamente l'alta moda con lo sportwear sia maschile che femminile. Colui che insieme ad altri ha dato vita allo stile italiano e ha fondato la Gianni Versace Spa.
Nato a Reggio Calabria è entrato in contatto con la moda sin da piccolissimo poichè la madre aveva un atelier ed era sarta professionale. Nel '72 si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare come disegnatore di abiti creando le prime collezioni per alcuni marchi. Nel 78 presenta la sua prima collezione firmata con il suo nome. Da questo momento in poi inizia una collaborazione con il fotografo americano Richard Avedon e la lunga serie di riconoscimenti alla carriera per le sue collezioni.


La sua moda si differenzia da tutto il resto per gli accostamenti di tessuti e materiali come la seta, il lino, la pelle, il metallo, la gomma, ma anche per gli stampati, i decori e i ricami. Come dimenticare il suo estro creativo, il suo stile stravagante che riusciva a combinare spesso vecchi motivi con quelli attuali. Sempre attento alla cultura giovanile nel 1983 si trova a intervenire a una conferenza a Londra e  a parlare agli studenti di moda.
Nel 1986 gli viene anche conferito dal Presidente della Repubblica il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana. Nel 1995 debutta a New York con la linea Versus, in seguito ceduta alla sorella Donatella e finanzia una mostra d'alta moda al Metropolitan Museum of art.
Tantissime sono le sue collaborazioni con i più celebri fotografi del mondo per le sue strepitose campagne pubblicitarie. Ricordiamo ad esempio quella con la cantante Madonna sua testimonial.



Fino al momento della sua tragica morte, avvenuta il 5 luglio del 1997 Gianni è legato affettivamente allo stilista Antonio d'Amico. Dopo il suo assassinio l'azienda è passata in mano ai fratelli Santo e Donatella che sono rispettivamente il presidente e il vicepresidente.
Chiudiamo con una sua celebre affermazione:

" Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d'Alta moda. Il luogo dove da piccolo cominciai ad apprezzare l'Illiade, l'Odissea, l'Eneide, dove ho cominciato a respirare l'arte della Magna Grecia".

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