"Quello che amo in una borsa sono tutte le cose femminili, belle e con un tocco di umorismo".

Lulu Guinness

venerdì 9 settembre 2011

Parliamo della pochette...

Riprendiamo a parlare di borse. Tra tutti i modelli ho scelto la pochette, dal francese "poche" ovvero tasca, una microborsa a forma di busta che è nata nel XVIII secolo quando sia gli uomini che le donne le utilizzavano come porta documenti ed erano costituite di pelle o di seta preziosa. Nei periodi successivi come quello edoardiano questa bustina divenne rigida poichè realizzata in lacca o tartaruga. Fu con gli anni Venti che le pochette raggiunsero il massimo splendore, semplici e senza ornamenti erano degli oggetti minimalisti di estrema eleganza. Andando avanti con gli anni Trenta le pochette si appiattirono sempre di più. I tessuti che le caratterizzavano erano di color oro, in lacca o pitone e racchiudevano tutto ciò di cui una donna aveva  bisogno. Al giorno d'oggi le pochette tornano alla ribalta e restano il modello di borsa elegante, molto amato e venerato . Piace proprio perchè è la borsa più piccola ed eccentrica che, anche se cucita con tessuti semplici è assolutamente elegante, ma poco comoda. Al contrario delle altre borse munite di manico, la pochette resta vicina al corpo, addirittura aderente poichè viene portata a mano o sotto braccio, quasi come se fosse qualcosa di strettamente intimo e segreto. Ecco che la pochette meglio di chiunque altro oggetto, diventa come un piccolo cassetto con dentro i trucchi, i bijoux ed è assolutamente proibito guardarci dentro. Se poi hai acquistato la Minaudiere di Louis Vuitton, allora si che quello è un sogno proibito poichè si tratta di una sorta di lingotto d'oro realizzato in 300 ore dai maestri artigiani e assolutamente in versione limitata dal costo di 2000 euro. Penso proprio che ogni donna la vorrebbe. E allora che dire: non mollate la vostra pochette!
Buona notte e buon week end!

1 commento:

Divina attende sempre un vostro commento!