"Quello che amo in una borsa sono tutte le cose femminili, belle e con un tocco di umorismo".

Lulu Guinness

mercoledì 21 settembre 2011

Stilisti e Maison: Giorgio Armani

Buonpomeriggio a tutti! Oggi parliamo di uno stilista che noi di Divina stimiamo tantissimo e che vogliamo sottoporre alla vostra attenzione! Lui è Giorgio Armani, uno dei più importanti nomi della moda italiana. Nato a Piacenza nel 1934, inizia a lavorare alla Rinascente fino al 1965 direttamente nel reparto maschile e nell'allestimento delle vetrine, fin quando entra nell'azienda di Nino Cerruti. Dieci anni dopo arriva la sua prima collezione, l'inizio di straordinari successi. Il suo stile ha segnato sia il guardaroba maschile che femminile e lo ha reso più razionale e portabile. Egli comincia da un capo importante e complesso come la giacca e la libera da tutte quelle strutture che la irrigidiscono. Scioglie la linea e alleggerisce anche i tessuti (confeziona capi in lino, che solitamente è usato per la biancheria). Le sue giacche, protagoniste indiscusse del tallieur , divengono così destrutturate, prive di imbottiture e controfodere. Con questo passaggio, Armani riesce ad adattare i modelli dal taglio maschile alla donna ottendendo così un look minimale dal fascino androgino. Ciò non significa affatto che la donna  viene liberata della sua femminilità, ma tutt'altro.
 Molte dive come Greta Garbo diventano delle muse dello stesso Armani ed è proprio il cinema in bianco e nero ad ispirargli i suoi colori preferiti che vanno dal beige al grigio e il "grege", una tonalità di grigio che tende al color sabbia.
Come non ricordare  le collezioni così raffinare ed essenziali influenzare dalle culture orientali. Tuttavia, questi influssi, sono visibili nei colletti alla coreana e nei larghi cappotti lanciati nel 1990, per non parlare delle stampe e dei ricami preziosi sugli abiti che riprendono le scritture cinesi. Un Armani eccentrico e ironico è quello che viene fuori dalle collezioni del 2005 che lui stesso chiama Shocking per i suoi abiti diamante che come guaine avvolgono il corpo e per i suoi colori innovativi : dall'avorio al rosa cipria. Armani è Armani. Unico e inconfondibile. Solo lui può permettersi tanto eccesso.


Concludo con una sua citazione:
« (Nella società dell'apparire occorre apparire, ma l'essere oggi rappresenta ancora un valore?) Fondamentalmente ritengo che l'apparire abbia breve durata, ma l’essere sia per la vita. »

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