particolarmente. Dovete sapere che per tutto il XIX sec si era diffusa l'usanza di realizzare copie di gioielli i cosidetti "bijoux d'imitazione" o i gioielli alternativi che potevano essere facilmente scambiati per quelli in metallo e pietre preziose. Spesso si trattava di materiali naturali lavorati molto finemente. Tra di essi vi era l'avorio, ricavato dalle zanne degli elefanti e di altri mammiferi e si distingue da altri materiali per il suo colore
caldo, la superficie venata e la lucentezza. Non dimentichiamo la tartarga, ottenuta dal guscio di quelle marine, dai suoi colori che vanno dal giallo al marrone scuro. Le forme scultoree che se ne ricavavano danno un tocco di severità a chi le porta. Anche dall'ambra, una resina fossile, nascono dei gioielli molto belli e particolari di colore giallo-arancio.
La madreperla si ottiene dallo strato interno della conchiglia di vari molluschi e affascina per i suoi colori e per le sfumature che stupiscono. Tutti questi favolosi materiali sono stati spesso riprodotti in materiali plastici che si distinguono dagli originali per la leggerezza.
Nessun commento:
Posta un commento
Divina attende sempre un vostro commento!