Per concludere insieme questa settimana dedicata all'oriente parliamo di una fibra tessile che proviene proprio dall'Est. Si tratta della seta, nota per la sua finezza e lucentezza che nasce dalla bava continua di un animale, il bombice del gelso ed è composta da due sostanze la sericina e la fibroina. Essa viene usata sia per l'abbigliamento che per l'arredamento. Ne esistono di diversi tipi prodotti da altri bombici in India, Cina dalla quale è originaria e Giappone, ma viene denominata seta selvaggia. La larva ha una lunghezza di circa 3 mm e comincia subito dopo essersi schiusa a nutrirsi con le foglie del gelso. Dopo aver raggiunto la lunghezza di circa 5-9 cm è pronta per formare il bozzolo dentro cui produrre il filamento della seta. Occorrono circa 4 giorni al completamento del bozzolo.Vediamo quali sono le caratteristiche della seta. Essa si presenta di una tinta che va dal giallo al marrone oro, quella sgommata è di colore bianco che varia da opaco a lucido. La lunghezza della bava si aggira sui 600-700 metri ma può anche arrivare a 1200. Strutturalmente la seta è una fibra molto rigida alla flessione ciò spiega il drappeggio meno buono dei tessuti di seta rispetto a quelli in lana e altre fibre. Per quanto riguarda i coloranti in genere mostra un'ottima affinità assorbendoli anche a basse temperature. Buon week end a tutte! Torniamo lunedì con un'altra rubrica.
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